Valentino Vidrasc: una sfida mondiale.

Pubblicato il 14 novembre 2024 alle ore 11:47

Valentino, la nascita di un campione

Valentino Vidrasc si affaccia al mondo della pesca da giovanissimo; come molti pescatori, racconta di essersi innamorato di questa disciplina osservando altre persone pescare, ed è da lì che è iniziato il suo cammino. Inizia a pescare con la canna fissa, catturando specie come gardon, carassi e carpe, finché un giorno non incontra qualcuno che gli fornisce l’attrezzatura giusta e lo introduce alla pesca con il mulinello. Da quel momento in poi, Valentino si avvicina al mondo dello spinning.

Con il passare del tempo e perfezionandosi sempre più, Valentino sente emergere una passione irrefrenabile per la competizione, e da lì il suo destino cambia inesorabilmente. Inizia a informarsi su come diventare un agonista, e la sua prima strada è quella del laghetto

. Qui inizia a competere, ottenendo buoni risultati sin da subito, ma dentro di sé sente di non essere ancora pienamente soddisfatto: sapeva che gareggiare nei laghetti lo avrebbe portato al massimo a essere sul tetto d’Italia, ma per Valentino tutto questo non era sufficiente.

Spinto dalla sua irrefrenabile voglia di competizione, Valentino si avvicina così allo spinning trota torrente. Da lì in poi, è stato tutto un crescendo, una vera e propria escalation internazionale che lo ha portato a competere anche nella categoria predatori da natante.

 

Il sogno mondiale

Per arrivare a competere in campo internazionale, Valentino ha dovuto affrontare tantissime prove e fare molta gavetta: dai tornei provinciali e regionali fino alle qualificazioni per il campionato italiano. L'obiettivo era sempre lo stesso: rimanere tra i primi per essere ammesso al Club Azzurro, il suo trampolino verso il sogno mondiale. Valentino ci spiega che il primo e il secondo classificato ottengono un posto in nazionale per diritto, mentre dal terzo al decimo posto le convocazioni sono scelte tecniche, valutate dai CT della nazionale.

Nei primi due anni al Club Azzurro, Valentino non riesce a piazzarsi tra i primi due e non viene convocato. Ma la determinazione, il duro allenamento e il grande desiderio di far parte della nazionale lo portano finalmente a essere convocato il terzo anno, riuscendo a vincere il Club Azzurro. Tuttavia, un po’ di amarezza rimane: viene tenuto come riserva per via della sua scarsa esperienza internazionale. Nel suo primo anno in Nazionale, Valentino partecipa e i risultati arrivano subito: un argento a squadre, che conferma finalmente il suo grande talento. Da lì in poi, si apre una grande corsa verso il suo sogno, destinato a compiersi proprio in casa.

Il sogno, la favola continua e come ogni favola ha il suo lieto fine, quando qualche tempo dopo Valentino e il suo team coronano il sogno, diventando Campioni del 

Mondo a squadre e conquista anche un bronzo nel Campionato del Mondo individuale.

Valentino afferma ai nostri microfoni: "Il mondiale individuale arriverà prima o poi, ma l’importante è la squadra. Vincere un Mondiale con la squadra è una delle esperienze più belle che si possano vivere insieme."

Da campione a pescatore costruttore

Ovviamente Valentino non è solo e soltanto un agonista di altissimo livello, ma anche un grande appassionato di pesca e amante della natura, nella nostra intervista ci ha raccontato molto anche della pesca fuori dalle competizioni e che è pure un ottimo costruttore di esche.

Noi di Fish On Air abbiamo scoperto una persona veramente acqua e sapone, un 

ragazzo disponibile con dei grandi valori. Essere agonisti affermati e di successo  è una dote che deriva un pò dal sangue e un pò dalla dedizione, ma prima di tutto siamo pescatori e condividiamo la stessa passione.

ps. Valentino ci ha promesso una pescata in Irlanda, lo ha detto durante l'intervista.

 

Mondiale irlanda del Nord 2024

 

Valentino pochi mesi fà si imbarca per una nuova avventura Mondiale andando oltre manica nella verde terra di Irlanda.

Valentino ci racconta che è stato abbastanza difficile sin da subito visto che la federazione irlandese non ha dotato fin da subito i nostri atleti di barche, comunque sia in un modo o nell'altro i ragazzi Azzurri sono riusciti ad andare in acqua per provare gli  spot prima della competizione.

Valentino racconta ai nostri microfoni che il primo giorno di prova sono andati in fiume per capire un pò come il pesce si comportava, pescando senza ancorette per non disturbare troppo il pesce, sono riusciti a muovere una quantità ingente di lucci e la cosa lasciava ben sperare per i giorni a venire.

Il secondo giorno di prove Valentino e il suo equipaggio decidono di provare un'altra zone del fiume dove purtroppo trovano quasi zero attività, provando per tutto il dì e a prova quasi conclusa decidono di tentare le ultime ore nel lago, trovando tante marcature ma i pesci non ne volevano sapere proprio.

Inizia il primo giorno di competizione, Valentino e il suo compagno decidono di partire da una zona del fiume ricca di foraggio e ovviamente ricca di lucci, zona che anche nei giorni precedenti fu molto proficua, e con l'ausilio del live riescono ad individuare molti lucci. Però visto che la fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede anche troppo bene, il giorno prima l'equipaggio di Valentino decide di non andare in quel tratto di fiume per non arrecare disturbo ulteriore al pesce...mossa sbagliata...il pesce già dal giorno prima aveva risentito di un brusco calo termico che li ha praticamente inchiodati.

Il primo giorno si conclude male per i ragazzi Azzurri, portando in barca due soli lucci e un persico, Valentino racconta che i vincitori del torneo in quel giorno hanno catturato più di trenta lucci pescando solo a live nel pesce pelagico nel bel mezzo del lago.

Dal secondo giorno in poi i ragazzi azzurri riescono a trovare la quadra giusta per affrontare il lago, ma purtroppo il gap ormai era talmente grande che non c'era più  nulla da fare, onore comunque ai nostri ragazzi che anche nelle mille difficoltà si sono fatti valere.

Vuoi l'inesperienza di pescare in ambienti completamente diversi dai nostri, esche diverse e tecniche diverse sono state un pò la croce per i Team Italiani, se poi ci si mette anche il meteo che ha scombinato tutti i piani viene fuori il giusto mix per non ottenere buoni risultati, ma una cosa è certa...è stata  una lezione che sicuramente ha arricchito il bagaglio tecnico di Valentino e di tutto il Team Azzurro.

 

Pensiero nostro

Valentino Vidrasc si è dimostrato non solo un campione talentuoso, ma anche una persona di grande umanità e disponibilità durante l'intervista con Fish On Air. Con grande naturalezza, ha condiviso le sue esperienze e passioni, rivelandosi genuino e senza riserve. La sua presenza ci ha lasciato un’impressione straordinaria, e non vediamo l’ora di accoglierlo di nuovo nel nostro podcast. Sarebbe fantastico organizzare una battuta di pesca insieme a lui: c’è sempre molto da imparare da chi eccelle, sia sul campo di gara che fuori.

Valutazione: 5 stelle
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